Pittore italiano. Avvicinatosi alla pittura da
autodidatta, nel 1976 conosce il critico Achille Bonito Oliva che lo introduce
nella cerchia degli artisti della Transavanguardia, Sandro Chia, Nicola De
Maria, Francesco Clemente e Mimmo Paladino, con i quali espone in diverse
gallerie italiane.
C. ha sempre praticato oltre alla tecnica pittorica
anche quella della ceramica. Le sue opere sono caratterizzate da colori
violenti, che fanno da sfondo a massicce figure umane (
Caccia
mediterranea, 1979). A partire dal 1981, anno della sua prima personale a
New York, le sue presenze a manifestazioni internazionali si sono notevolmente
intensificate: del 1984 è la serie
Vitebsk-Harar, presentata a New
York; sempre nel 1984 ha realizzato una grande scultura in bronzo, due altissime
torri inclinate, per l'esposizione Skulptur im 20. Jahrhundert a Basilea; l'anno
successivo ha partecipato alla Nouvelle Biennale di Parigi e ha allestito una
personale alla Caja de Pensiones di Madrid; del 1986 sono la vasta antologica al
Guggenheim Museum di New York e l'esposizione al Museo Georges Pompidou di
Parigi. Nel 1989 gli è stata dedicata la mostra al Museo Luigi Pecci di
Prato; nel 1990 ha esposto la rassegna di opere intitolata
Roma alla
Galleria civica di Modena, poi alla Galleria civica di arte contemporanea di
Trento (n. Morra d'Alba, Ancona 1949).